Da anni si parla di test per le intolleranze alimentari. Varie sono le metodiche utilizzate, nessuna delle quali ha ricevuto una vera e propria validazione da parte della comunità scientifica internazionale.

Cosa sono le intolleranze alimentari? Si definiscono INTOLLERANZE ALIMENTARI oppure “Reazioni Avverse agli Alimenti”  ogni risposta clinicamente anomala attribuibile all’ingestione, o al contatto  di alimenti.(American Accademy of Allergy and Immunology 1995).

Secondo altre definizioni, che valgono già come spiegazione, si tratta di Allergie ritardate causate dalla ripetuta introduzione degli stessi alimenti, ovvero di  Reazioni immunologiche ritardate causate dalla ripetizione dello stimolo alimentare per più giorni consecutivi (H. Sampson «Journal of Allergy and Clinical Immunology n. 113, 2004)

L’intolleranza alimentare è quindi, secondo l’interpretazione più accettata, dovuta al CONSUMO o ABUSO di una sostanza.

ALLERGIE ALIMENTARI: mediate dal sistema immunitario tramite le IgE, non sono DOSE-DIPENDENTE, si manifestano subito (entro le 24 ore dal consumo dell’alimento responsabile).

INTOLLERANZE ALIMENTARI:  mediate dallo stimolo alimentare su cellule intestinali, sono DOSE-DIPENDENTI, i sintomi sono meno intensi e si manifestano a distanza di tempo dall’assunzione (48-72 ore)

Il meccanismo alla base delle INTOLLERANZE ALIMENTARI: introducendo nell’organismo un cibo non tollerato, le cellule immunitarie presenti nella parete intestinale si attivano e liberano sostanze flogogene che si diffondono in tutto l’organismo, causando fenomeni infiammatori a distanza. CIBO NON TOLLERATO –> INFIAMMAZIONE.

Il Test ALCAT sulle intolleranze alimentari si basa su una metodica alternativa e di recente ideazione. un campione di sangue del paziente viene messo a contatto con campioni delle sostanze in esame (a scelta: alimenti, farmaci quali antibiotici o antiinfiammatori, conservanti, additivi o elementi chimici). La reazione delle cellule della parte corpuscolata del sangue viene letta attraverso uno strumento specifico, che valuta la risposta e la traduce secondo una scala colori, come un semaforo, con 4 colori: verde, giallo, arancione, rosso, a cui corrispondono vari gradi di positività.

Cosa fare: l’interpretazione è sempre demandata ad un esperto di nutrizione, che potrà guidare attraverso una dieta specifica di rotazione (cioè di eliminazione parziale) degli alimenti testati e positivi, riabituando il corpo, se possibile, al consumo di quell’alimento.

In pratica:

  1. Colloquio con Nutrizionista di AlimentazioneFutura per identificare i sintomi ed indirizzare verso il test più appropriato
  2. Prelievo di sangue presso LAM-Via Bertoloni Sarzana. Non è necessario essere a digiuno.
  3. Attesa e ricevimento referto
  4. Visita nutrizionale per le indicazioni specifiche caso per caso, che potrà prevedere un Piano Alimentare specifico, con dieta di esclusione o più spesso di rotazione.

 

per informazioni: 349 3972971

 

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