Oggi una parte importante della popolazione adulta soffre d’ansia, ma non tutti sanno di cosa si tratta realmente
Il termine Ansia deriva dal latino “Angere” che significa stringere: e in effetti una delle sensazioni più ricorrenti è proprio quella della costrizione, della difficoltà a respirare, proprio come se qualcosa ci stringesse la gola o il petto.
Ma perché alle volte proviamo queste sensazioni cosi spiacevoli?
Madre Natura ha deciso di dotarci di due tipi di paure: una è la paura quando siamo di fronte a una minaccia per la nostra vita.
Questo tipo di paura è immediata, irrazionale e comporta una scarica di adrenalina che ci serve per scappare o per combattere.
Il secondo tipo è l’ansia, appunto, che a differenza del primo tipo, non si presenta davanti alla minaccia, ma in previsione del pericolo;l’ansia è per definizione la paura senza oggetto.
Pur parlando di paure, le abbiamo descritte come difese, sistemi che ci proteggono.. allora perché l’ansia può diventare patologica?
L’ansia non è un disturbo di per sé, lo diventa quando è eccessiva e troppo interferente, quando tutto o quasi rappresenta una minaccia.
Banali situazioni quotidiane, infatti, come un esame, conoscere persone nuove o parlare in pubblico, sebbene non siano condizioni nelle quali è messa a repentaglio la nostra vita, vengono vissute dal nostro cervello come situazioni di minaccia e pericolo per dei valori in cui crediamo e che consideriamo importanti: la nostra immagine sociale, la propria autostima, la nostra identità, l’amore e il rispetto degli altri..
Dott.ssa Chiara Sannino
Psicologa
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